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Il sito archeologico di Sardes è stato inserito nella lista temporanea dell’Unesco, considerato il passo precedente all’inserimento ufficiale nella Lista dei patrimoni dell’umanità.

Collocato nel distretto di Manisa, Sardes era la capitale del regno di Lydia, una delle importanti città dell’Impero Persiano, la sede del proconsole durante l’Impero Romano e la petropoli della provincia di Lidia nel tardo Romano e Bizantino.

Il sito include i magnificenti resti di un Bagno Romano e di una Sinagoga in cui sono visibili mosaici dell’epoca romana. Poco distante dal sito principale, i resti del tempio di Artemide – purtroppo in gran parte crollato – fanno intuire la maestosità della costruzione che, in apparenza, avrebbe dovuto superare i 20 metri di altezza. Costruito dai Greci attorno al 300 a.c., il tempio fu successivamente rinnovato dai romani nel secondo secolo dopo cristo, i cui resti sono gli unici rimasti oggi.

Sono inoltre visibili i resti di una antica cappella cristiana realizzata nel IV secolo dopo cristo a ridosso dell’angolo sud-est del tempio.