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Aprile ha segnato il peggior dato per il turismo della mezzaluna. I dati rilevati dal Ministero del Turismo turco sono impietosi. Ad Aprile gli arrivi degli stranieri in Turchia è stato pari a 1,7 milioni di visitatori registrando un calo del 28% rispetto allo stesso mese del 2015. Il dato peggiore dal 1999.

Come è facile immaginarsi, il dato peggiore arriva dalla Russia che ha visto quasi l’80% in meno di turisti scegliere come destinazione la Turchia. Ad Aprile, infatti, sono stati 31.050 gli ingressi con il passaporto della federazione, contro i 150 mila del 2015 e i 216 mila del 2014.

La Germania rimane il primo paese di origine da cui ad Aprile sono giunti 246 mila visitatori, pari al 14,05% del totale e registrando un calo del 35,4% rispetto all’anno precedente. Il secondo afflusso maggiore è venuto dalla Georgia, che ha portato il 10% di turisti (in aumento del 34% rispetto allo scorso anno). Il terzo gruppo per importanza è rappresentato dai turisti provenienti dalla Bulgaria (148 mila pari al 8,44%) che tuttavia sono diminuiti del 5% rispetto al 2015.

Europa: il dato peggiore dal Lussemburgo

Tutti negativi i dati dai paesi europei. A registrare un crollo davvero verticale è il Lussemburgo che, rispetto ad Aprile dello scorso anno, ha mandato -73,56% di turisti in meno. Tuttavia, va evidenziato che l’incidenza non è mai stata significativa. Se infatti quest’anno sono stati 349 i turisti lussemburghesi (0,02% sul totale), lo scorso anno erano 1.321 (0,05%) mentre 1.765 (0,07%) nel 2014.

Come detto, il colpo maggiore viene dalla Germania, non solo per il calo del 35,43% ma anche perché rappresenta il primo paese per apporto turistico. Se ad Aprile di quest’anno i tedeschi hanno rappresentato il 14,05%, nel 2015 erano il 15,65% e nel 2014 il 15,90%.

Per quanto riguarda l’Italia, il numero di connazionali è diminuito del 55,56%. L’Italia, che quest’anno rappresenta lo 0,99% del totale, negli anni precedenti contribuiva per il 2,26% (nel 2014) e 1,60% (nel 2015) posizionandosi tra i primi 6 paesi europei per flusso turistico verso la Turchia.

Turismo Turchia, da Gennaio ad Aprile cresce l’Eurasia

I dati che comprendono gli arrivi nel periodo Gennaio-Aprile e li comparano con quelli dell’anno precedente, mostrano significativi aumenti nei paesi che vanno a costituire l’Eurasia: Georgia ( +30,08%); Ucraina (+21,91%); Macedonia (+2,22%); Bulgaria (+2,26%); Lituania (+7,24%); Kosovo (+6,47%).

A questi si aggiungono i paesi del nord Africa e della penisola araba: Algeria (+8,66%); Sudan (+1,06%); Egitto (+7,28%); Tunisia (+2,21%); Bahrain (+39,59%); Libano (+12,72%); Giordania (+37,25%); Israele (+40,39%).

Fatta eccezione per questi paesi, generalmente:

  • i paesi asiatici segnano un calo del -14,30%
  • quelli africani del -21,58%
  • europa dell’est: -3,38%

Turismo Izmir: Italia fuori dai primi 10 paesi

Anche per Izmir i dati sono oltremodo negativi. Ad Aprile, infatti, il numero di turisti stranieri è sceso del 46,86% rispetto all’anno precedente, registrando 37.925 arrivi.

La Germania rimane il primo paese per numero di turisti, anche se in calo del 6,63%, ma cambia completamente la classifica dei primi 4 paesi per numero di turisti. Se ad Aprile dello scorso anno, assieme alla Germania comparivano, nell’ordine, Francia, Italia e Inghilterra, quest’anno nessuno dei tre paesi europei è nella top4 della città. Al loro posto fa la propria comparsa l’Olanda (+28,58%), l’Iran (+28,05%) e la Grecia, sebbene in calo del -21,29% rispetto al 2015.

In due anni il turismo Italiano a Izmir si è quasi azzerato: -95%

Mentre Francia e Inghilterra rientrano, tuttavia, tra i primi 10 paesi di provenienza di Turisti, non si può dire lo stesso per l’Italia.

Il numero di turisti provenienti dal Bel Paese, infatti, è stato nei primi 4 mesi pari a 708, ovvero -86% rispetto allo stesso periodo del 2015.

Dato ancor più drammatico se confrontato con il 2014. Rispetto a due anni fa, quando di registrarono 15.362 arrivi, il calo è stato pari al -95%. Un dato, seppur peggiore, che non si discosta molto da quello francese dove i turisti in arrivo sono diminuiti del 78,9% rispetto al 2015 e del -88,7% se confrontato con il 2014.

Prendendo in considerazione i soli paesi europei, oltre all’Olanda, ad aumentare sono gli arrivi dalla Danimarca (+1,5%) che si sono quasi quintuplicati rispetto al 2014 (+479%) mentre, sebbene il numero di svedesi rispetto al 2014 si sia quadruplicato (+390%), rispetto al 2015 il numero di turisti dalla Svezia è diminuito del 44% circa.

Nonostante il numero assoluto non sia rilevante, gli svedesi sono in aumento. Nei primi 4 mesi, infatti, sono quasi raddoppiati rispetto al 2015, recuperando la perdita dello scorso anno e incrementando del +11,55% rispetto al 2014.

Gli impatti sull’economia

Secondo quanto riportato da Bloomberg, che cita dati dell’Associazione Turca delle Agenzie di Viaggio, il turismo conta per il 6,2% nel bilancio del paese senza considerare l’impatto sugli altri settori. La crisi dei ricavi potrebbe peggiorare una crisi che già ha forzato molte strutture dell’Egeo e del Mediterraneo a ridurre le assunzioni di stagionali.

L’associazione degli albergatori (TUROB), dal canto suo, ha segnalato che ad aprile il tasso di occupazione degli hotel è stato del 52,2%, con un calo pari al 22% rispetto lo scorso anno. Nei primi 4 mesi le prenotazioni sono scese del 15,1%, il dato peggiore dell’Europa. Il timore di una stagione “vuota” ha già spinto molti hotel ad abbassare i prezzi portando, ad Istanbul, il costo medio a camera a 115 Euro contro i 130 Euro dello scorso anno.