Dall’iniziativa di tre italiane a Izmir un gruppo per sentirsi a casa: “Vogliamo costruire una rete sociale per gli Italiani che vivono qui”

Le promotrici del DEC. Da Sinistra: Chiara, Diletta, Eva
Le promotrici del DEC. Da Sinistra: Chiara, Diletta, Eva

Diletta, Eva e Chiara. Tre Italiane accomunate non solo dalla nazionalità, dalla giovane età, da una esperienza molto simile e dal vivere a Izmir, ma anche dall’essere promotrici di una delle più interessanti iniziative di comunità. Si tratta di DEC, acronimo derivante dalle iniziali dei loro nomi che però si arricchisce anche della loro mission: “Dove è casa”.

L’iniziativa, che al momento è frutto di una libera iniziativa ma pensa presto di strutturarsi, – come ci ha detto Diletta Sani da cui è nata l’idea – ha lo scopo di creare una rete sociale più attiva nella comunità italiana, fornire un aiuto concreto in varie forme e far si che gli italiani possano sentirsi un po’ più ” a casa”.Le attività che intendiamo organizzare – ci spiega Diletta Sani – spaziano dal puramente ricreativo, festeggiando le classiche festività italiane dal carnevale alla pasqua, al natale ovviamente, al culturale, come per esempio “il circolo del libro”, fino ad attività psico educativo per bambini e adulti con lo scopo di promuovere il benessere personale, riflettere su di se’ e sull’esperienza che stiamo vivendo, nonché migliorare la relazione con i nostri figli.

In due mesi di attività il DEC, che ha anche una pagina Facebook, ha organizzato un laboratorio psico educativo per mamme e bambini sulla ” maschera” e una festa di carnevale, in occasione della festa della donna una serata di condivisione e racconto delle storie delle “italiane di Izmir” e per la festa del papà un laboratorio di cucina per creare un momento di gioco e collaborazione tra i papà e i bimbi. Prima della pausa estiva, in occasione della Festa della Mamma, il DEC organizza un laboratorio per mamme “di ieri, di oggi e di domani” (per ulteriori informazioni rimandiamo alla presentazione) che si terrà Venerdì 6 Maggio.

Un altro punto in comune tra le tre amiche, infatti, è il percorso di studi. Diletta, che viene da Empoli, si è laureata nel 2005 a Firenze in Psicologia Clinica e della Comunità. Eva, proveniente da Bari, dopo la maturità classica si è laureata in Scienze dell’Educazione e ha esperienze da educatore professionale. Chiara, di Terni, anche lei diploma di Liceo Classico e laurea in Scienze dell’Educazione.

D.E.C. per me è voglia di rendermi utile per qualcuno, facendo tesoro delle esperienze professionali e non del mio passato; – ci racconta Eva, che a Izmir è “temporanea” e tra un anno partirà per tornare in Italia – [significa] costruire un’efficace rete sociale all’interno della quale chi dopo di me sarà qui temporaneamente o per sempre possa sentirsi accolto come a casa”.

Chiara, che in Italia confessa che la sua figura di pedagogista non veniva opportunamente valorizzata, si trova a seguire suo marito che in Turchia aveva trovato una opportunità di lavoro. L’impatto, confessa, non è stato semplice ma “nel momento giusto con Diletta ed Eva abbiamo creato questo gruppo. Siamo solo all’inizio, ma in testa abbiamo tanti progetti. Finalmente faccio ciò che amo e la mia figura di Pedagogista é sfruttata appieno e mi aiuta a capire e a sapere ciò di cui le persone hanno bisogno.”